L’isola di San Giulio sembra affiorare come per magia al centro del lago d’Orta in provincia di Novara, nel Piemonte. L'imbarcadero è a soli 50 metri dalla casa vacanze al lago d'Orta e da qui, con pochi minuti di navigazione, si raggiunge l'isola che rappresenta la meta perfetta per una gita fuori porta circondati dalle bellezze della natura piemontese. Un’isola piccola, lunga appena 275 metri e larga 140 metri, ma ricca di storia. Un concentrato di magia che si staglia a soli 400 metri dal suggestivo borgo di Orta San Giulio, inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Per arrivare sull’isola di San Giulio è sufficiente prendere uno dei tanti traghetti che partono ogni 15 minuti ( a partire dalle 9:00) dalla centrale Piazza Motta di Orta San Giulio e in pochi minuti si potrà sbarcare in questo piccolo isolotto, la cui storia antichissima si mescola alla leggenda.
Storia dell'Isola di San Giulio
I primi insediamenti sull’isola di San Giulio, come le zone nei dintorni, risalgono addirittura al Neolitico. Disabitata in epoca romana, venne poi occupata da insediamente precristiani che contribuirono a dare all’isola il suo aspetto attuale. Una prima piccola cappella venne costruita sull’isola intorno al V secolo d.C. in onore di San Giulio.
La storia dell’isola è infatti strettamente intrecciata al santo che le ha dato il nome. Secondo la leggenda, prima dell’arrivo del santo, l’isola era infestata da rettili e draghi, tanto che nessuno aveva il coraggio di avvicinarsi. Quando nel 390 d.C. Giulio chiese di essere portato sull'isola, nessun barcaiolo volle accontentarlo per paura delle creature che vi vivevano. Giulio allora, stese il suo mantello sull’acqua e con l’ausilio di un bastone navigò fino all’isola, dove cacciò tutte le creature, fondando quindi la sua chiesa.
Leggenda vuole, che solo un drago sopravvisse e si andò a rifugiare in una grotta nelle vicinanze, da cui non uscì più. Ma in questa grotta venne rinvenuto un osso di drago che ancora oggi è visibile all’interno della Basilica di San Giulio.
In epoca longobarda sull'isola, grazie alla sua posizione, venne costruito un castello, ma nel 1200 la proprietà passò alla chiesa che demolì la fortezza per costruirvi nel 1841 un seminario, che nel 1973 venne trasformato nel monastero Mater Ecclesiae, in uso ancora ad oggi, diventando un importante polo culturale grazie alla presenza di laboratori per la lavorazione e il restauro di tessuti antichi.
Cosa vedere sull’isola di san Giulio
Sebbene piccolissima, è facile trascorrere un pomeriggio girovagando per l'isola. Le strade pedonali si snodano accanto agli edifici storici, offrendo ai visitatori ampie opportunità di visitare le strutture medievali e le ville più recenti. Ogni anno, concerti di musica classica si svolgono in uno degli edifici più antichi dell'isola, la maestosa Villa Tallone, permettendo a gente del posto e turisti di concedersi serate di suoni meravigliosi che esaltano il fascino dell'isola.
Basilica di San Giulio
Tra le cose da vedere sull’isola di San Giulio la più importante è sicuramente la Basilica di San Giulio, una suggestiva chiesa realizzata in stile romanico. L'ingresso per i visitatori della basilica è posto sul lato meridionale della chiesa, quasi interamente nascosto dall'antico palazzo Vescovile. La chiesa è stata costruita in vari periodi a partire dal IX secolo, mentre il suo campanile e il pulpito medievale risalgono al XII secolo. Entrando nella Basilica, l’attenzione viene subito catturata dall’ambone romanico, risalente all’anno mille e realizzato con un materiale particolare, il serpentino d’Oira, una pietra dalle sfumature grigio verdi che assume suggestivi riflessi cangianti a seconda dell’illuminazione della giornata. Gli interni della Basilica sono decorati con una serie di affreschi molto interessanti, realizzati in epoche diverse, dal XIV al XIX secolo, anche se la caratteristica più sorprendente della chiesa è nella sacrestia. Dalla volta pende una grande vertebra fossilizzata, la stessa che, secondo la leggenda, apparteneva a uno dei terribili draghi che San Giulio sconfisse nell'isola.
La via del silenzio
Lungo il perimetro dell’isola si snoda un percorso ad anello chiamato del Silenzio e della Meditazione ed è il modo migliore per esplorare l'isola di San Giulio.
Lungo il percorso si incontrano infatti diversi cartelli contenenti massime che invitano al silenzio “Nel silenzio accetti e comprendi” oppure, percorrendo la strada in senso inverso, inducono alla meditazione e alla pace interiore “Se arrivi ad essere ciò che sei, sei tutto”. Percorrendo la Via del Silenzio si incontrano le diverse ville che sorgono sull’isola, come il palazzo dei Vescovi, situato vicino alla Basilica e che, secondo la tradizione venne realizzato sulle fondamenta del castello dove abitavano i duchi longobardi e l'Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae, dove monache di clausura si dedicano alla realizzazione del Pane di San Giulio.
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