Uno dei luoghi sacri più spettacolari del Lago d'Orta è sicuramente il Santuario della Madonna del Sasso. Si trova di fronte a Orta San Giulio ed è facilmente raggiungibile dalla casa vacanze al lago d'Orta in auto o in battello dall'imbarcadero di Orta.
In auto: Autostrada A26, casello di Borgomanero. Oltrepassare l'abitato di Borgomanero e, tramite la SR 229, raggiungere Gozzano. Poi tramite le provinciale n. 45 e 46, lungo la litoranea occidentale del lago d'Orta, raggiungere Madonna del Sasso.
L'aeroporto di Malpensa dista 45 km da Madonna del Sasso.
In treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Gozzano (10 km).
Il santuario, edificato nell'omonimo comune sulla grande roccia granitica, è a strapiombo sul lago sottostante.
Da qui la vista è insuperabile: si dominano il Lago d'Orta e i monti della riviera orientale tra cui il Mottarone.
Questo complesso sacro, costruito nella prima metà del '700 sul luogo di una preesistente cappella tardomedievale dedicata alla Madonna Addolorata, è costituito dalla chiesa, dalla torre campanaria e dalla casa parrocchiale. Il santuario, a croce greca e abside circolare è sormontato da una grande cupola affescata che proietta sul pavimento una stella a intarsio.
Al suo interno è custodito un grande ciclo pittorico di Lorenzo Peracino, pittore e scultore valsesiano che lasciò impronta del suo valore in numerose chiese del Cusio e dell'Ossola. Sull'altare maggiore si può ammirare lo splendido dipinto del 1547 di Fermo Stella da Caravaggio, discepolo di Gaudenzio Ferrari, raffigurante la Deposizione di Cristo.
Di particolare interesse è il monumentale organo del VXI secolo costituito da 700 canne e da una tastiera di 58 tasti.
Il Santuario della Madonna del Sasso è punto di arrivo del percorso escursionistico Le Valli della Fede, un itinerario che collega i santuari minori del Biellese centrale e orientale con il Lago d'Orta. Il tracciato di questo percorso è ispirato al percorso che San Carlo Borromeo ripeté presumibilmente più volte durante gli anni nei quali fu arcivescovo di Milano (1565- 1584).
In questo luogo il culto per la Santa Madre è molto più antico e ha dato origine a numerose leggende.
Tra le più note quella del pastore che, addormentatosi mentre pascolava le proprie pecore e capre, si riposò su una larga pietra collocata sopra lo sperone di roccia in bilico sullo strapiombo. Durante il suo riposo un terribile temporale flagellò tutto il circondario e lui, non solo non si accorse di nulla, ma rimasto in bilico sulla pietra si svegliò seduto sulla solida terra. Il pastore incauto, stupito, volle erigere una piccola chiesa per ringraziare la Vergine, proprio sul luogo dove si era addormentato
Altre leggende, narrano invece della bella Maria di Pella che, insidiata da alcuni militari spagnoli si gettò dallo sperone per salvaguardare il suo onore. In un’altra versione, è il marito a gettarla accecato dalla gelosia per la paura di essere stato tradito durante la sua assenza a causa di una missione presso la Rocca di Angera. La popolazione, commossa dalla morte della ragazza, vi pose prima una croce e poi eresse una chiesa. Una terza leggenda racconta che un gruppo di scalpellini rischiò di essere travolto da un enorme masso di granito che si era staccato dalla cava. Non potendo fuggire, i lavoratori implorarono la Madonna la quale deviò il percorso del masso che cadde più lontano. Avvicinatisi al macigno scoprirono che sopra di esso vi era una piccola statua della Vergine; la presero e la portarono nella Cappella di San Mauro. Ma la mattina seguente la statuetta era miracolosamente ritornata sul masso e così fece per molte volte, ogni volta che veniva spostata dal masso. Dunque si decise che il posto della Vergine doveva essere per sempre lì sulla rupe.
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