Il Lago d'Orta è considerato uno dei laghi più romantici d'Italia, tranquillo e accogliente, pieno di storia e di panorami da togliere il fiato.

Il Lago d'Orta, pulito e balneabile è uno scrigno di natura, arte e storia.

Informazioni- Il lago d'Orta si raggiunge in auto, percorrendo l'Autostrada A26 in direzione Gravellona Toce, uscendo a Borgomanero e seguendo le indicazioni per Gozzano. In alternativa si può prendere l'Autostrada A8 in direzione Milano Laghi/Gravellona Toce ed uscire ad Arona.

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Descrizione geografica– Il Lago d’Orta, il più occidentale dei laghi prealpini, trae origine dal ghiacciaio del Sempione, ed è incastonato tra meravigliose pendici fitte di boschi con punti panoramici incredibili.
Il Lago d’Orta misura circa 12,5 km di lunghezza per 2,5 di larghezza e si trova ad un’altezza di 193 metri sul livello del mare. Contrariamente a quanto accade a molti dei laghi prealpini che hanno emissario a sud, le acque del Lago d’Orta escono a nord dando origine al torrente Nigoglia che poi confluisce nello Strona e, attraverso il fiume Toce, giunge al Lago Maggiore. Il Lago d’Orta è separato dal Lago Maggiore, dal rilievo del Mottarone ed è diviso in due bacini, settentrionale e meridionale, dal Promontorio d’Orta. Le rive del lago d’Orta sono costellate di piccoli paesi pittoreschi, borghi antichi e porticcioli che documentano la vita legata al passato di pescatori e che oggi invece raccontano storie moderne di imbarcazioni sportive, di turismo internazionale, di eccellenze.

I centri abitati principali del lago d’Orta sono Omegna, Pettenasco, Miasino, Orta San Giulio, Gozzano, San Maurizio d’Opaglio, Pella, Nonio.
La perla del Lago d’Orta è certamente Orta San Giulio, romantica località dominata dal Sacro Monte. Orta San Giulio da secoli incanta scrittori e letterati ed è giustamente considerata un piccolo gioiello di architettura medievale con il cinquecentesco Palazzotto situato nella piazza centrale e con la splendida vista sull’isola di San Giulio, simbolo mistico di tutto il lago d’Orta.

Un po’di storia- La presenza umana sul lago d'Orta risale al Neolitico, come testimoniano alcuni scavi archeologici condotti sull'isola di San Giulio. Nel corso dell'età del ferro le sponde lago d'Orta erano abitate da popolazioni celtiche inquadrabili nell'ambito della cultura di Golasecca (cultura della prima età del ferro che si sviluppò nell'Italia settentrionale e che prende il nome dalla località di Golasecca (VA), in Lombardia).
Con l'arrivo dei Longobardi attorno all'anno 570, le terre dell'alto novarese furono inquadrate nel ducato di San Giulio. Nel 1219, dopo una contesa ventennale tra il vescovo e il comune di Novara, nacque formalmente il feudo vescovile della Riviera di San Giulio. Nel 1767 i diritti sovrani sul territorio furono ceduti a Casa Savoia; la definitiva cessione di potere ai Savoia avvenne però solo nel 1817 con la rinuncia ufficiale da parte dell'ultimo principe-vescovo titolare. Il comune di Omegna e la parte settentrionale del lago d’Orta invece, si federarono con il comune di Novara fin dal 1221, seguendo le sorti del territorio novarese.
A partire dal 1926 il lago d’Orta fu gravemente inquinato dagli scarichi di rame e solfato d'ammonio dell'industria tessile Bemberg, che produceva rayon. Con la chiusura degli scarichi venefici, dagli anni '80 iniziò un graduale miglioramento anche a seguito di interventi massicci di liming cioè lo spargimento nel lago d’Orta di migliaia di tonnellate di carbonato di calcio effettuato dall'Istituto per lo studio degli ecosistemi di Pallanza.
Oggi il lago d'Orta è pulito e balneabile e, secondo l’Arpa, (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) che fa 11 rilevamenti ogni mese, la qualità fisico chimica dell'acqua è ottima e la qualità biologica è buona. Buona e non ottima perché alla catena trofica (la catena animale) mancano alcuni microbioti. Tradotto: l'acqua è molto pulita, ma non siamo ancora arrivati a ripristinare le condizioni in cui possano ritornare alcune delle famiglie degli esseri viventi più delicati che popolavano il lago".

Cosa vedere e cosa fare- La perla del lago d’Orta è certamente Orta San Giulio, romantica località dominata dal Sacro Monte. Orta San Giulio da secoli incanta scrittori e letterati ed è giustamente considerata un piccolo gioiello dell'architettura medievale con il cinquecentesco Palazzotto situato nella piazza centrale e con la splendida vista sull’isola di San Giulio, simbolo mistico di tutto il lago.

1-Se c’è una cosa assolutamente da fare, una volta giunti nei pressi del Lago d’Orta, è passeggiare sul lungolago per assaporare ancora di più l’atmosfera rilassante e romantica che si percepisce sulle sue acque incantate.

2-Vale senz’altro la pena di fare un salto anche sulla sponda occidentale del Lago d’Orta per un’altra passeggiata romantica che regalerà un differente punto di osservazione dell’Isola di San Giulio! Il paesino di Pella, borgo antico e ricco di storia, gode infatti di un percorso pedonale che, terminando nei pressi dell’imbarcadero, consentirà di osservare da lontano il Santuario della Madonna del Sasso.

3- Da Pella, un tragitto in macchina, con diverse curve, condurrà il visitatore a sul “Balcone del Cusio”. Ll panorama mozzafiato, visibile dai 638 metri di altezza del Santuario della Madonna del Sasso, permetterà di spingere lo sguardo dalla Pianura Padana alle Alpi e dal Mottarone all’intero specchio d’acqua del Lago d’Orta!

4-Le dolci colline alle spalle del centro abitato di Orta San Giulio ospitano il famoso Sacro Monte di Orta, un complesso monumentale composto da 20 cappelle dedicate a San Francesco.

5- Legro, un piccolo borgo, fino a pochi anni fa semisconosciuto che conquista i visitatori con i suoi colori! Si tratta di una frazione di Orta chiamata anche “Il paese dipinto”, le cui case sono abbellite con murales, di artisti italiani e non, a tema cinematografico.

6- L’isola di San Giulio, il piccolo gioiello del lago d’Orta è attraversato da un’unica via circolare con una caratteristica davvero unica: a seconda della direzione imboccata si chiamerà Via del Silenzio oppure Via della Meditazione.
Queste sono solo alcune delle bellezze e delle curiosità che si possono ammirare, ma c'è molta vita dentro e intorno al lago d’Orta scrigno di natura, arte e storia. Le località rivierasche del Lago d’Orta vennero spesso descritte nelle opere di importanti scrittori come Balzac, Montale, Soldati e Rodari. Lo scrittore Gianni Rodari, è originario di Omegna e nelle sue opere sono numerose le citazioni del lago d’Orta, come in "C’era due volte il barone Lamberto", ambientato sull’isola di San Giulio, e in "Il ragioniere-pesce del Cusio".

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